Lunedi 7 marzo è iniziato l’allestimento dei 21 mesocosmi che serviranno a valutare se il Biochar, in sinergia con piante e bioattivatori, può essere una valida soluzione per la bonifica di suoli multicontaminati.
Il set di 21 mesocosmi comprende 5 trattamenti ripetuti in più repliche: al terreno contaminato è stato aggiunto: 1) biochar; 2) biochar e bioattivatori; 3) pianta, 4) biochar e pianta; 5) biochar, bioattivatori e pianta. Tali trattamenti verranno confrontati con la tesi “controllo” (solo terreno contaminato).
Alla base di ogni mesocosmo è stato montato un rubinetto e un serbatoio per il recupero dell’acqua dilavata dal terreno; questo per valutare la capacità del biochar nel trattenere i nutrienti e i contaminanti all’interno del volume di suolo, limitandone la mobilità.
I mesocosmi rimarranno nella serra IRET-CNR di Montelibretti per 11 mesi, al termine dei quali saranno effettuate analisi chimico-fisiche e biologiche sui campioni di terreno.